A caval donato

A caval donato

Il detto derivato dal famoso proverbio a caval donato non si guarda in bocca, sta a significare che ciò che viene regalato o comunque viene da altri regalato senza aver fatto alcun sforzo o sborsato quattrini, deve essere ben accettato e non va troppo criticato per non farsi nemica una sorte che ha voluto in qualche modo essere benevola e graziare chi l’ha ricevuta.

Mentre il fatto di guardare in bocca al cavallo si riferisce all’esame della dentatura per stabilirne l’età. Veterinari ed esperti del settore, infatti sono in grado di stabilire con una buona precisione sia gli anni che i mesi di vita dell’equino esaminando con cura lo stato della dentatura e precisamente gli incisivi superiori e inferiori e le condizioni del resto della dentatura.

Un tempo, infatti per valutare sia l’età che lo stato di salute, gli si ispezionava la dentizione. Più era consumata, più il cavallo era anziano e meno valeva.

 

3 risposte a "A caval donato"

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  1. Certo, i regali vanno graditi in quanto regali, quindi “a caval donato non si guarda in bocca”. Ma, a parte la metafora.. “pre davvero “per stabilirne l’età.”. Manco a farlo apposta, “veterinario” origina proprio dall’eta’ di un animale. Nella antica Roma, quando gli animali, i muli in particolare, erano vecchi li ricoveravano e li curavano. In latino “vecchio” si dice “veterus”, per cui….veterinario”. Certo, oggi il veterinario non cura gli animali solo in quanto “vecchi”, ma l’origine della parola e’ questa. Ciao.

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